Monte Autore – Cesa Zoppa – Monte Calvo – Morra Ferogna (Subiaco – RM)

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I Simbruini conosciuti anche come “Alpi Romane”, con i suoi territori selvaggi, le immense faggete, intervallate da ondulati e morbidi altopiani, ricchi di acque e angoli remoti, sorprendono sempre l’escursionista in cerca di avventura, gli appassionati di mountain bike, potranno trovare altrettanto interessante l’itinerario che dalla cima dell’Autore, attraverso un percorso d’altura, si catapulta sul trail della Morra Ferogna per correre giù a Vignola, frazione rurale di Subiaco.

Per comodità, si inizia a pedalare oltre il paese di Subiaco, su asfalto in buona parte ombreggiato, si raggiunge Campo dell’Osso e superati gli impianti sciistici di Monna dell’Orso, su comoda carrareccia si arriva alle Vedute dell’Autore. Si entra nel vivo, la vetta dell’Autore non è distante, si affronta il ripido tratto su fondo ghiaioso, con il giusto rapporto si riesce adarrivare in sella fino alla croce di vetta, dove si apre un magico panorama. Il ritorno può essere effettuato sullo stesso percorso d’andata, ma si preferisce scendere freeride per ritrovarsidi nuovo alle Vedute. Si prosegue di fronte, su sentiero ripido ed esposto, con radici affioranti sul finale.Guadagnato il crinale di Cesa Zoppa,si scende freeride con assaggi rocciosi,andando avanti tra notevoli affacci sulla valle del Simbrivio e panoramiche sulle cime circostanti, il selvaggio sentiero di cresta è un continuo saliscendi, ricco di ostacoli rocciosi e costellato di radici. Entrati sotto la faggeta, serpeggiando con scioltezza all’insegna del flow, su discesa fluida, pulita e veloce, pennellate le tante curve ci si ritrova a Campo dell’Osso.Attraversato il piazzale, seguendo la larga pista di fondo su leggeri saliscendi e poi in single track, si giunge al passo delle Pecore. Rimane da risalire il fianco di monte Calvo,  sebbene la pendenza sia rilevante, riuscendo a seguirel’esile traccia, evitando le impennate ed oltrepassando spicci pezzi con poca aderenza, ci si sciroppa anche quest’ultima salita. Toccata la cresta del Calvo, che regala sempre una vista panoramica eccezionale, ci si gode una singolare discesa, la prima parte con una miriade di piccoli dossi e compressioni,  sembra un pump track, poi il sentierosegue ghiaioso e superato un nervoso passaggio roccioso si sbuca sulla sella di Campaegli sull’omonima piana.Al valico una micro pausa, si è di fronte al cancelletto di partenza del sentiero 671a, il popolare trail della Morra Ferogna, un single track non estremo ma che metterà alla prova le abilità di guida. Si parte subito con una sezione tortuosa, scoscesa, tra rocciume e fondo inconsistente,ancora smosso con gradoni di piccole dimensioni e tornantini. Una breve sezione flow forse l’unica a disposizione, poi ancora fondo misto e gradoni.Si supera una sorta di rock garden,percorrendo poi una  pietraia con ciotoli irregolare, arricchita da rock garden levigati.Lo smosso secco di questo periodo è quasi una costante, si sfrutta qualche gradone per effettuare qualche stacco da terra ed attraversando un boschetto di pini con fondo più stabile e scorrevole, il sentore di resina, conferma che stiamo passando sotto l’Eremo di Santa Chelidonia. Altri gradoni ravvicinati e una serie di tornantini dove il nose press aiuta a non  mettere i piedi a terra. Alcuni tratti rocciosi ci catapultano su un piccolo canalone, ciò vuol dire che purtroppo si è in dirittura di arrivo!

Riepilogando: un lungo trail, molto vario e divertente, con viste mozzafiato. Protagoniste tre singolari salite, impegnative e differenti tra loro, tutte abbastanza percorribili in ebike. In discesa dal monte Autore, il giusto mix tra scassato e guidato, rende il trail come percorso all-mountain per eccellenza.

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