L’eBike settore in costante crescita, argomento molto discusso, colmo di pregiudizi, termine dissacrante, odiata dai puristi, per l’utenza meno allenata è sinonimo di salite facili, meno faticose, pedalata semplice, confortevole. Ma opportunamente sfruttata, apre al rider esperto nuovi orizzonti e nuove sfide. Non stiamo parlando di salite ripide e scorrevoli, ma di ascese tecniche, dove non basta l’assistenza, ma l’esperienza e l’abilità del biker sono a fare la differenza. Ecco spuntare le prime manifestazioni e a Terracina (LT) non si cullano sugli allori, l’ASD Terracina Network Trails , al passo coi tempi, il 12 maggio ha organizzato una competizione dove è stato assegnato il titolo CSAIn Nazionale E-Trail Open per Mountain Bike a pedalata assistita. La gara tra paesaggi, marini, montani e lacustri, si è disputata, su percorso roccioso e tecnico, su due prove speciali, la prima in salita sul trail Anxur, la seconda mista, composta dal trail Mammolini Raw (in salita) e Poiana (in discesa), una gara che rivoluziona gli schemi!
I trail della location sono ben noti, in particolare il Mammolini Rav, ha tutte le carte in regola per maltrattare, o almeno tentare di strapazzare le eBike in salita. Come di consueto si prende il via dal parcheggio del supermercato Sidis edattraversato il centro, si bituma per intersecare il trail Anxur (sentiero che conduce alle rovine del Tempio di Giove), che ci accoglie con fondo scorrevole, ma ecco i primi risalti rociosi, il primo stretto e complicato tornante. Tra scorci chespaziano fino al promontorio del Circeo, continue asperità rocciose, su pendenza non eccessiva, tranne incrementarsinelle uscite degli altri intriganti tornanti, si percorre la salita della prima prova. Attraversata una breccia nella cintamuraria, si scende tra uliveti, per risale sul lato opposto e raggiungere l’ingresso del trail Mammolini raw. Si esordisce con lo scontro diretto su un ripido ingresso roccioso, un breve flow seguito dalle prime sporgenze fatte di radici e rocce.Continuando il fondo si fa via via più aspro e scassato, fino ad arrivare alla sequenza di rock garden, con rocceaffusolate. Il terzo, con una sezione più lunga si propone minaccioso e indomito (è difficoltoso già a scenderlo), mamantenendo un buona progressione e la giusta aggressività, si riesce a superarlo. Proseguendo su strappi con fondo smosso e roccioso ed attraversato un prato si raggiungere la fonte di Santo Stefano. Ci si prepara ad entrare sulla Poiana, con avvio in lieve salita, su fondo tecnico cosparso di rocce fisse, poi a seguire un tratto misto e si entranel vivo, iniziando a macinare roccia fissa e smossa. Un rilancio e si arriva alla sezione esposta e semipianeggiantecon fondo smosso. Poi virando si apre una straordinaria panoramica verso il Circeo, ma è proibito distrarsi poiché il trail con roccia spigolosa si alterna a gradoni. Scendendo aumentano le asperità e le altezze dei gradoni che si susseguono in sequenza. Il tratto finale è ancor più accidentato, le difficoltà accrescono con l’aumento della pendenzae passaggi obbligati. E la la sfiga perseguita, si è già alla fine! A questo punto il percorso gara scende verso il paese, dato che non abbiamo portato il ritmo sostenuto della competizione, si risale allungando il giro sulla sezione della Ciana. Il trail tra flow, curve spondate, roccia, dossi e compressioni è una sinuosa giostra che invita a mollare i freni, tanto da ritrovarsi ad impegnare i gradoni finali.
A fine giro si sorride a 32 denti, difficile stabilire se il divertimento sia stato maggiore in salita o in discesa, di sicuro doppio! Guidare su tratti tecnicamente più complessi, superare ostacoli con tanta guida attiva, un tempo insormontabili regala nuove emozioni. Per comprendere il concetto di pedalata assistita, il giro di Terracina e-trail challenge, chiama gli e-riders, se si è pronti a raccogliere la sfida l’altura di monte Giusto aspetta.