E-tour mordi e fuggi sul Monte Scalambra, estrema propaggine occidentale dei monti Ernici, prendendo il via dal caratteristico borgo di Serrone, arroccato sulle falde della montagna, con un peculiare panorama, tale da renderlo una terrazza a cielo aperto. Location molto apprezzata dagli amanti del volo libero, rinomata tra le migliore del Lazio, là dove a soddisfare il lato adrenalinico della mtb, ci hanno pensato i local dello Scalambra Team 360 -Serrone, realizzando e mantenendo una linea gravity, sulla quale è stata disputata una prova di campionato interregionale.
Parcheggia l’auto sulla parte alta del paese, che culmina con la Torre dei Colonna, si inizia a bitumare. Gli innumerevoli tornanti, a tratti con pendenze considerevoli, tra scorci panoramici notevoli, portano a raggiungere il piazzale in quota,dove ricavato nella roccia vi è il Santuario della Madonna della Pace. Visita al monumento ai Caduti e alla scultura della Madonna, ci si prepara a percorrere il tracciato gravity, in compagnia di Maurizio Spoletini. II primo tratto di trail, snodandosi su fondo terroso, con poche rocce fisse e svariate radici, risulta abbastanza fluido.Proseguendo tra piccoli ripidoni, alternando rampe artificiali per salti e curve in appoggio, si raggiungere un semenzaio
su un costone roccioso.Andando avanti, brevi tratti scorrevoli, alternano tratti di smosso con pietre di grossa pezzatura, senza mai mollare un
attimo, su pendenze rilevanti e smosso si giunge ad un tratto gradinato, questo in ottimo stato. Un ultima sezione con pendenza contenuta, ma con consistente fondo smosso giunge al punto di partenza. Non resta che rincarare la
dose, la scalinata che scende verso i resti della “Torre dei Colonna” è invitante e con cautela si scende per un po’ di
urban, lungo le scalinate degli antichi vicoli del borgo cittadino, rimanendo sorpresi, in molti angoli sono state allestite a grandezza naturale, scene della Natività e vita e mestieri di un tempo, finale coi fiocchi!
Sintetizzando: la linea gravity, con una partenza pressoché fluida è idonea a prendere il ritmo, diventa poi variegata e divertente, quest’oggi il fondo, ricoperto da un folto strato di foglie, unitamente all’umidità del periodo, hanno reso tutto più intricante. Trasferendosi sul sentiero per l’eremo di San Michele, il trail si trasforma radicalmente, con il fondo molto naturale, costellato di rocce fisse, tratti smossi, tortuosi, pendenze accentuate e difficoltà crescenti fino verso la fine, lascia di certo appagati gli amanti del tecnico naturale. Unico neo i due brevissimi tratti impercorribili a ridosso delle staccionate che obbligano a mettere il piede a terra, ma anche questo fa parte del gioco!