Monte Aquila, monte Brancastello e Tre Valloni (AQ)

Tour all mountain spinto, dove si affrontano tecniche discese, infidi tratti esposti, un notevole portage, che sommato al continuo cangiare di panorami regalati, valicando i 2.000 m., percorrendo la strepitosa dorsale che si snoda da sella di monte Aquila fino al Vado del Piaverano, ne rende un giro molto proficuo.

Entrando nei dettagli, si affronta la prima parte meno spinosa. Da Campo Imperatore, affollato come non mai, sul sentiero a mezza costa, pedalando e spingendo, si punta la sella di monte Aquila. Sul valico la visuale, nonostantesia nota, lascia sempre stregati. Allontanandosi dalla calca si sale verso monte Aquila, lasciato il sentiero principalela pendenza obbliga a un breve spingismo.Tuttavia, al cospetto del Corno Grande, si raggiunge la cima pedalando e l’affaccio sull’altopiano del “Piccolo Tibet” è un emozione che lascia a dir poco senza respiro. Iniziando a scendere il trail è esposto, si affrontano vari passaggi

 rocciosi, di cui uno non ciclabile, proseguendo il sentiero si fa più malleabile.

E’ sempre esposto, si ristringe, rimane incessante sul filo di cresta, diventa più flow e con l’impressione di veleggiare si

corre giù fino a Vado di Corno.Dal passo si sale verso il Brancastello, il sentiero inizialmente è straordinario, tutto pedalabile, con piccole pettate e  bei passaggi rocciosi.  Sulla seconda metà la pendenza arcigna, obbliga a spingere abbondante, su fondo inconsistente. Dopo un breve tratto pedalato, c’è ancora il dazio da pagare, si spinge di nuovo, ma il panorama, pezzo forte del giro, distrae e in un batter di ciglio si rasenta la vetta del Brancastello.

Si continua su affilata cresta, interrotta da un passaggio non ciclabile, poi si molla fino a raggiungere Vado del Piaverano.Lasciato il sentiero del Centenario, deviando per scendere verso la piana di Campo Imperatore, quel che apparelascia sbigottiti, su una pendenza smisurata, bisogna fronteggiare un sentiero breccioso al vetriolo, tanto ghiaione e roccia mordente non s’è mai incontrata. Concentrandosi si trova rapidamente feeling e si scende tenendo

testa al sentiero frreride. Più in basso si prosegue su scosceso pratone, serpeggiando sui tornantini del ristretto trail. Raggiunta la piana la traccia di sentiero si perde per un tratto, per poi seguire una pista.Dopo tanta roba, con 5 km di noioso bitume si è di nuovo a Campo Imperatore e di fronte ad una botte di biondebollicine, non si può dire di no! Giusto il tempo della bevuta, si mette a votazione: Vallone della Portella, Valle Fredda e Tre Valloni. Decidendo per quest’ultimo, non resta che buttarsi sotto i piloni della funivia, per gustarsi l’ultimo scenario di giornata sulla conca aquilana. Pendenza accentuata, fondo ghiaioso e tratti esposti, alzano anchequa le difficoltà, ma in confronto al Brancastello il trail, è una passeggiata! Due foto per devozione e lo si mastica tutto d’un pezzo.

Giro notevole, trail tecnici, con tratti molto impegnativi, scoscesi ed esposti, ingente portage, passaggi da fare a piedi e panorami imponenti. Un insieme che accresce considerevolmente le qualità del riding, facendone un tour che senza dubbio appaga gli amanti all mountain.

 

 

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