Prato di Campoli altopiano a 1143 metri d’altezza, incastonato tra i monti Ernici, circondato da considerevoli cime, a nord Pizzo Deta, ad ovest cime inferiori che sfiorano i 2000 metri, tra cui monte Passeggio, vado della Cornacchia, monte delle Scalette, Serra Comune, Monna San Bucito. E’ un importante base di partenza per escursioni di trekking di vari livelli di impegno, luogo ideale in tutte le stagioni, anche se le sue sfumature autunnali verosimilmente sono le migliori, di conseguenza si comprende la scelta del posto per questo magnifico raduno MTB AllMountain
organizzato da Armando Alonzi, per conto dei Bikersorani C.A.I. MTB e dall’Assessorato all’ambiente del comune di Veroli.
Con lo scopo di promuovere il territorio è stato proposto un tour, non eccessivamente lungo in distanza, ma ben concentrato per tecnica che con i suoi 1100 metri di dislivello su soli 18 Km, non ha fatto sconti a nessuno: gli amanti della disciplina AM non si sono fatti pregare e sono accorsi al raduno da diverse provincie del Lazio.
Da Prato di Campoli, il giro prende via S. Giovanni, strada bianca che subito s’impenna in salita: su fondo pietroso
smosso e con rampe a pendenze variabili si attraversa la valle di Femmina Morta. Il caldo e la pendenza si fanno sentire, ma all’altezza di Fosso Susanna accorre in nostro aiuto Angelo del CAI e sua moglie che in sella a due
splendidi cavalli ci riforniscono di acqua e pizza. Si prosegue, lungo un pendio poco pedalabile verso la zona Pratelle,
dove facciamo un altra sosta in corrispodenza del rifugio dei pastori da dove si riparte per affrontare un tratto in portage
fino al raggiungimento della sottostante sella del monte Bello, dove ipotecato il tratto più duro della giornata, recuperando ci si gode di uno strepitoso panorama, gli attimi di respiro sono stati veramente pochi.
Aggirata la cima spostandosi sul versante opposto si scendendo a mezza costa si confluisce su uno strepitoso single
track nel bosco, con fondo misto terra-pietra, intervallato da gradoni, strettoie rocciose e tornantini con fondo smosso.
una godurio per gli amanti del trial perchè molti passaggi potevano essere fatto sopratutto in nose press, ed il mitico TAV non si è lasciato pregare e ha danzato per tutta la discesa con la ruota posteriore sollevata.
La prima discesa termina all’inizio della salita per Femmina Morta: il sorriso stampato sulla bocca di tutti si spegne immediatamente quando Armando ci comunica che si deve risalire nuovamente per Femmina Morta e proseguire fino a Forca Palomba: salita impegnativa dove le pulsazioni arrivano a livelli molto alti. i più forti l’hanno pedalata tutta, chi non se la sentiva ha spinto, chi aveva le ebike ha sorriso sotto i baffi. Archiviata la salita si parte per l’ultima discesa: il
trail parte con un tratto molto molto ripido su roccia compatta in cui bisogna solo lasciar correre la mtb controllando con il posteriore la velocità, ma a poco a poco il trail si addolcisce e subito diventa un poesia di tornantini stretti e spondati su fondo terroso battuto che possono essere percorsi a velocità molto alte: non esiste roccia, non esistono ostacoli, si sopravvive solo con la capacità tecnica di condurre bene la mtb. La discesa termina sulla zona prativa di Campoli, dove una grossa stretta di mano generale conclude la parte pedalata del raduno.
La giornata prosegue con il pranzo offerto dai due ristoranti di zona “IL FAGGIO” ed “IL BRIGANTE” e con l’estrazione della riffa con i premi offerti dagli sponsor.
Alonzibike Sora
Alonzi – Abbigliamento & Outdoor
xofficesora.it
Parliamoci telefonia
Tuttociclo
Pignataro Interamna
Compagnia Dei Viandanti
Tirando le somme, splendida giornata, tanta voglia di divertirsi, stancandosi insieme a persone che condividono la stessa passione, senza la tensione del cronometro, percorrendo trail, belli e ignoranti, con un avvincente panorama lungo il percorso, sempre a fare da cornice.