Tour che si snoda attraversando un percorso d’altura, sotto le pendici del monte Lingotti, monte Mezzana e monte Miglio, cime marginali del PNALM, per poi proiettarsi verso Pizzo Marcello, balcone naturale con uno spettacolare affaccio sulle Gole del Sagittario.
“Itinerario poco frequentato da bikers”, “ispirati da una bellissima traccia di Mirco Cinghiale Foracappa”, queste affermazioni, di due popolari biker, sono state sufficienti a far venire l’acquolina in bocca e ritrovarsi in viaggio alla volta di Cocullo, paese conosciuto per la “Festa dei Serpari”, un antichissimo rito, in onore a San Domenico.
Dalla frazione di Casale si inizia a spingere sui pedali, bitumando verso Cocullo.
Uscendo dal borgo, nei pressi di un fontanile si incappa in una bella pettata (comunque evitabile). Ripreso l’asfalto, si continua a salire ed alzando lo sguardo, il lungo profilo di crinale da percorrere verso il monte Mezzana, quasi sgomenta.
Giunti sull’altopiano ci si immette su un tratturo che percorre la vasta dorsale, man mano che si sale superate le pendici di monte Lingotti i panorami si amplificano, diventano maestosi, si è circondati dalle vette più alte
dell’Appennino Centrale, spaziano dal Velino al Corno Grande, dalla Maiella alle vette del PNALM. Si va avanti, superate le coste di monte Mezzana, la strada bianca scende in un vallone, optando si taglia qualche tornante,
poi un ultima breve risalita conduce in prossimità dei prati di Jacopo Sardi sotto monte Miglio, arrivando al punto
cruciale, l’inizio del supertrail.
Breve pausa per rifocillarsi, poi si inizia a scendere su veloce mulattiera, entrando in sottobosco, si continua su un
flow trail con fondo terroso, sempre spediti si attraversa un prato. Più avanti segue un tratto di rilanci nella
spettacolare faggeta, il sentiero si snoda sempre sinuoso ed effettuato un passaggio su uno spacco pietroso,
magicamente si passa di fianco all’irto strapiombo, di pizzo Marcello una vista severa, mozzafiato, quasi fa paura affacciarsi, sembra di essere sospesi nel vuoto.
Poter ammirare il panorama sulla valle del Sagittario, Castrovalva e Anversa degli Abruzzi da questa prospettiva è davvero molto suggestivo e come dice “Rpapero ci fa sentire dei privilegiati”. Stupefatti si riprende a scendere, il flow sarà solo un ricordo, il trail diventa molto accattivante, seguono tratti esposti, il fondo repentinamente diventa
breccioso compatto. Più in basso, si serpeggia su stretti tornantini con fondo roccioso smosso, cambia la sinfonia ed
in questo habitat bisogna scodinzolare su tornantini incassati con roccia smossa di grosse dimensioni, che conditi alla pendenza ne accresce la difficoltà. Per rimanere in tema un bel tratto gradonato e ancora roccia, poi raggiunta
una sterrata il trail si placa scendendo ad Anversa degli Abruzzi. Ritrovandosi sotto le alte pareti verticali delle gole scavate dal Fiume Sagittario, non ci resta che prolungare il tour percorrere la strada fino al bivio per Castrovalva,
dove entriamo sul sentiero Geologico, uno spassoso trail che tra passaggi singolari, costeggiando il fiume
Sagitario, poi con una bella pettata risale ad Anversa per rientrare a Casale.
Sintetizzando: tour superlativo, ambiente wild, panorami fantastici a far da contorno che regalano forti emozioni. Lunga salita impegnativa, percorso di discesa tecnico dove è richiesta buona padronanza del mezzo, tratti esposti, con passaggi su roccia smossa da percorrere con attenzione per il fondo instabile, su pendenze notevoli.