5 confini – Madonnella Zi Chiccu, sentiero 407 e 407a (Borgo Velino – RI)

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Dopo le ultime consistenti uscite, caratterizzate da difficoltà tecniche e dal portage, un giro meno gravoso sul genere flow, non è niente male. Una sommaria letta alla new di Stefano Scott, riguardo un giro All-Mountain, quasi tutto pedalato, con carrarecce in salita e single track flow in discesa, sotto il massiccio reatino, si decide di aggregarsi. Il cambiamento di programma, ci vede riuniti con Stefano ScottEnrico Campaneli, il Vence e il Barone Rosso, a Borgo Velino, Borghittu in dialetto Sabino, nel graziosissimo paese medievale situato nella piccola pianura tra Castel Sant’Angelo e Antrodoco.

Attraversato Borgo Velino, entrando nel vivo con un bel ingresso,

si costeggia il fiume Velino in direzione di Castel Sant’Angelo

e con l’unico tratto in asfalto si sale verso Paterno.

Poi si prosegue tranquilli, la lunga salita sterrata da percorrere, con pendenze mai esagerate è molta e farà

pompare il muscolo cardiaco con costanza e regolarità senza mai arrivare a frequenze elevate, ma non molla mai.

Regalerà scorci panoramici eccezionali, è una di quelle ascese che si auspicano di trovare in tutte le uscite.

 

Arrivati a prato Micciolo, si intravede il monte Terminillo

e man mano che si prosegue sui tornanti, la veduta si fa sempre più suggestiva.

Raggiunta fonte Trigaglioni è quasi fatta, solo sull’ultimo chilometro qualche cenno di maggior pendenza, ma anche

le lunghe salite terminano. Sotto colle delle Porrare ci si può rilassare, scendendo a raggiungere il comprensorio delle piste di fondo del Terminillo, di Cinque Confini per un meritato intervallo.

Ma è tempo di proseguire ed al solo pensiero che c’è tanta discesa da fare, quel pizzico di stanchezza viene spazzata via dall’adrenalina. Si inizia a scendere su strada bianca verso Fonte Porcini, superata una deviazione sulla destra, è bene prestare attenzione all’imbocco del trail,

in caso negativo, si può entrare più in basso, perdendo però il tratto pepato, con radici, pietre e pendenza accentuata. Superato il fontanile si oltrepassa il greto di un fosso per risalire sulla parte opposta, dapprima con

passaggio ostico per la presenza di neve, poi con un leggero tratto a spinta.

Proseguendo su fondo smosso, il sentiero è esposto e ristretto, ma nulla di atroce.

Su un ampio curvone, il trail si ristringe ancora di più, poi continua veloce sempre con fondo esposto e poco

compatto.

Si arriva allo scoperto su un’area prativa,

seguendo alcuni picchetti di legno colorati di rosso per individuare il percorso sul tratto erboso, dove, distolti dal panorama è facile perdere la concentrazione.

Si continua su sentiero con fondo poco compatto

e raggiunta una strada bianca, in prossimità dell’Ara del Popolo fare attenzione a rientrate sul single track.

Più in basso si esce di nuovo su sterrata, percorrendo un breve tratto tra un castagneto, che si abbandona deviando a destra. Inizialmente a seguito di taglio del bosco la carrareccia è un po’ scavata e superato un bel passaggio nervoso,

il percorso è flow, interrotto da qualche albero caduto, poi si lascia il freno e si pompa ed attenzione a non perdere l’imbocco della Madonnella Zi Chicciu.

Raggiunta la Cappelletta votiva, siamo sul tratto finale dei tornantini, una chicca imperdibile, pura esaltazione, si

viene letteralmente inghiottiti in un vortice, dimenticare di avere i freni, si scende su un tortuoso sentiero incassato

con fondo compatto, a tratti ripido tra bei gradoni naturali e sponde uno sballo.

Alla fine di quest’ultima leccornia, ci si ritrova sulle sponde del Velino rientrando al punto di partenza.

Esaltante tour All Mountain, molto vario (la partenza avviene dalla stazione ferroviaria di Antrodoco-Borgo Velino), si snoda sul versante sudorientale del Terminillo, con una lunga salita da Borgo Velino fino ai Cinque Confini, mai noiosa, seguita da uno splendido ed infinito single track, che digrada sotto Colle del Termine e Colle Colonella. Un sentiero un po’ selvaggio, appartato e poco frequentato, che cela angoli nascosti e poco conosciuti, che saprà entusiasmare per gli scenari panoramici. Per quanto riguarda la tecnica, le parti difficili sono limitate a brevi sezioni, presenta in ogni caso tratti iniziali esposti e tratti con fondo breccioso smosso, necessita in ogni caso di una discreta tecnica di guida.

 

 

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