Sulle propaggini meridionali dei monti Ernici, la bellezza genuina del basso Lazio, fanno si che ci si ritrova a girovagare in Ciociaria, tra paesaggi naturalistici ricchi e variegati.
Il giro è stato ispirato dalla traccia Monte Bello dal gruppo mtb di Sora BIKERSORANI;
nella nostra variante il monte scalato è Monte delle Pratelle, posto proprio di fronte al Monte Bello. |
Dalla frazione di Santa Maria Amasieno su strada asfaltata poco trafficata, si sale verso Prato di Campoli, poco prima di arrivarvi, deviando si continua su sterrata, con tratti di salita sostenuti e la si abbandona in corrispondenza di un tornante, per proseguire su sentiero nel bosco, indicato con la sigla LH9 e anche conosciuto come il Sentiero dei Fiori, dopo un bel tratto pedalabile il sentiero diventa ripido con tratti rigorosamente a spinta.
Raggiunta un’area prativa, lasciando sulla destra un ricovero di pastori si attraversa la valletta dirigendosi e puntando verso l’altura delle Pratelle. L’ascesa ostica, obbliga di nuovo a spingere o camellare la bici, il sentiero non molto evidenziato, costringe a guadagnare la sella, anche scegliendo un tracciato più idoneo fuori traccia.
Raggiunta l’altura, giova la vista sulle cime del Monte Ginepro e Monte Passeggio, una breve tregua, non è concesso di recuperare più di tanto, densi nuvoloni e qualche tuono in lontananza non sono rassicuranti.
Si aggira la cima per iniziare a scendere, il fondo non è dei migliori e non è facile individuare subito la traccia. L’inizio è sgarrupato, tanto che fa titubare. Le perplessità durano poco, il tempo di iniziare a serpeggiare nel bosco, percorrendo il single track, con fondo terroso, flow, intervallato di tanto in tanto da qualche gradone e strettoie rocciose, scrolla di dosso la fatica accumulata e alza l’entusiasmo. (Presupponendo che qui, non vi sia un frequente passaggio, si è rimasti sorpresi dal perfetto stato del sentiero).
Persa quota si continua a correre giù, su mulattiera e poi su sterrata, di facile percorrenza, con poco piacere di guida e qui la foga scende, tanto da ricercare qualche passaggio fuori traccia, dando libero sfogo alla fantasia, tracciando delle varianti da bike park!
Più a valle superata la fonte San Giovanni, in corrispondenza di un tornante, finalmente si abbandona la strada bianca, per proseguire su sentiero in area prativa (inizialmente non farsi prendere dalla fregola e seguire scrupolosamente la traccia gps, per una meglio individuazione del percorso).
Superato un piccolo rigagnolo d’acqua verso sx, ritornando poi a dx, l’entusiasmo è di nuovo alto, questo secondo tratto di single track, risulta rustico e tecnico e concede vari passaggi su roccia, tanto da soddisfare e appagare quell’innata indole all mountain.
A valle ci si immette sulla strada bianca lasciata in precedenza, questa conduce all’asfaltata che scende al punto di partenza.
Giro tipicamente all mountain, dislivello impegnativo pedalato, con un buon supplemento di sano spingismo, lasciano spazio a una interessante discesa. Un’opportunità per conoscere questo splendido territorio ampliando gli orizzonti.