Immerso nel verde del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga, ai piedi del Monte Corvo, Prato Selva è nota località turistica invernale, che nei mesi estivi diventa un punto di riferimento e meta per molti freerider, per l’ottimo bikepark, uno dei migliori del centro-sud.
La voglia di passare una giornata “no stress” si è fatta sentire e quindi si torna sui pendii del Gran Sasso, questa volta optando, per i dolci declivi di Prato Selva.
Temperatura ideale, l’atmosfera familiare che si coglie all’arrivo distende, si risale in seggiovia, al cospetto del Gran Sasso e delle creste dell’Intermesoli, in cima su un cartello di facile intuizione, vi è la grafica dei trail. Tra l’arrivo e la partenza della seggiovia si diramano tre tracciati principali: Toboga, Poetica e Babetta.
Si inizia scendendo sul più semplice: la Babetta, trail che si snoda in buona parte su area prativa, permettendo di godere di una vasta panoramica sui monti della Laga.
Proseguendo per gradi, si percorre a manetta la Poetica e successivamente il più impegnativo Toboca.
Potremmo dire che il flow è l’elemento che caratterizza i trail, è possibile lasciar scorrere la mtb, percorrendoli in base al proprio livello tecnico, questo non significa che si gira su tracciati banali. Gli ultimi due sono di difficoltà medio-alta, contraddistinti da sponde, ripidi naturali, alcuni ricoperti da radici, salti artificiali (i maggiori ostacoli sono evitabili).
Terminata la ricognizione e preso confidenza, si torna per ben due volte sul Toboca percorrendo due differenti e adrenaliniche varianti: Clorophilla con elementi north-shore e la Pietraia, il cui nome dice tutto, sereni, non si trova il micidiale fondo roccioso smosso, bensì compatto pietroso irregolare da urlo!
A questo punto si è arrivati a metà mattinata, dopo una meritata pausa, non resta che continuare a divertirsi girando a piacimento, strizzandosi per benino.
Non per nulla al bike park Prato Selva, viene attribuito l’appellativo di “Freeride Paradise“.
Il bike Park di Prato Selva nato nel 2006, uno dei primi del centro Italia, servito dagli impianti è ben tenuto, i percorsi sono ben segnalati, le difficoltà aggirabili o copiabili si possono affrontare in sicurezza, è richiesto comunque un minimo di buona tecnica. Le passerelle, i drop, i salti, le paraboliche, le cunette e chi più ne ha, più ne metta, offrono un divertimento all’ennesima potenza, ma soprattutto scendendo sui trail ci si rigenera godendo in spensierata libertà.