A due passi da Roma, nel parco dei Monti Lucretili, partendo da Marcellina si può andare a fare un bel giro All Mountain con un duplice obiettivo: scalare il Monte Gennaro e fare la discesa del sentiero della Scarpellata.
E’ un giro tosto dove, innanzitutto, bisogna conoscere la tecnica del portage, tipica del cicloalpinismo, che consente di portare la bici a spalla per tratti non proprio brevi, e la tecnica enduro per guidare la mtb su improbabili salite e discese: ii tutto condito da un sano spirito di sentirsi circondati e dominati dalla natura rispettando l’ecosistema circostante.
Si parte da Marcellina prendendo la salita asfaltata verso Monte Morra: siamo in 8 bikers, sappiamo che ci aspetta una pedalata su asfalto che non amiamo, ma è indispensabile per fare velocemente diverse centinaia di metri di quota: la affrontiamo con lo spirito di farci anche una chiacchierata al posto della più noiosa chattata facebook/whatsapp.
Al termine della strada asfaltata ci immettiamo nel sentiero 302 per Prato Favale: dopo un breve tratto pedalato ci rendiamo conto che c’è poco da pedalare e …. molto da spingere: purtroppo le piogge insistenti hanno rovinato il fondo ed anche quei pochi tratti pedalati diventano impossibili da fare in sella: dove non c’è fango c’è roccia a gradoni ed è necessario spingere o cammellarsi la bici.
Finito il sentiero 302 si imbocca il sentiero 303 della valle Cavalera altrimenti detto Sentiero dei Partigiani, caratterizzato da profondi canaloni e da alberi imponenti: questo sentiero è pedalabile in condizioni asciutte: oggi no, purtroppo. Alla fine del sentiero 303 si apre, in modalità mozzafiato, la visuale sulla zona dei Pratoni.
I Pratoni sono ampi pascoli in piano caratterizzati da un manto erboso morbido e sempre verdissimo, diventa una goduria pedalarlo dopo tanta fatica sulla roccia.
Alla nostra destra si intravede il sentiero per Fonte Campitelli.
Dopo aver attraversato i Pratoni ci immettiamo nella parte più ostica del giro, il sentiero 305 per Monte Gennaro, in cui c’è poco da fare: bici in spalla fino alla conquista del monte Gennaro. Insieme a Pippixe e Dany Wolf arriviamo per primi in cima: la fatica è tanta, bisogna riposare e rifocillarsi nonchè fare le foto di circostanza immortalando l’immancabile croce con panorama annesso.
Pregustando la bellissima discesa mi accorgo che il mio GPS si è impallato ed erroneamente faccio prendere a tutti un bel sentiero in discesa, ma in direzione Torretta di San Gennaro invece che verso la Scarpellata: questo errore ci ha costretto a navigare per un po sui sassi e ci ha fatto perdere il tratto iniziale della Scarpellata.
Presa la vera scarpellata si passa dalla fatica della salita a quella della discesa! La Scarpellata è un sentiero bellissimo ma molto tecnico che ti mette a dura prova: nella parte iniziale i sassi ti constringono a cambi improvvisi di direzione e di quota; poi quando il sentiero diventa più flow una serie di stretti tornantini ti spezzano il fiato, braccia e gambe. Non mancano i crampi, un copertone squarciato di Alessandro e un paio di uscite di strada dell’irruente Emanule, il tutto condito dalle belle foto e video di Enrico e Marco: tutto sommato ci ritroviamo in fondo con il sorriso stampato sulle labbra.
Che dire di più: solo se andate a fare questo giro potete poi inserite il vostro commento.
Volendo fare un giro più mirato a fare la sola discesa della Scarpellata, evitando la fatica della scalata in portage, dai Pratoni si può imboccare subito la Scarpellata e godersi un giro comunque bello, ma molto più rilassante.
Il video di Bicinatura
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