Soriano nel Cimino i trail della Faggeta

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Il monte Cimino che sovrasta il paese di Soriano nel Cimino è una delle zone più suggestive della Tuscia Viterbese e la sua faggeta che ammanta la cima è tra le più maestose ed imponenti dell’Italia centrale. L’area di origine vulcanica, vanta due record: è il vulcano più antico del Lazio continentale (battuto soltanto dall’isola di Ponza) ed il più alto, superando i 1000 m di quota. All’interno del bosco si trova il famoso Sasso Naticarello o Menicante, un enorme macigno lavico, rimasto in bilico su una roccia e che può esser fatto oscillare usando una trave come leva.

L’intento di percorrere i trail della Faggeta era da tempo in programma e non appena gli amici del team CANYON prospettano di andare a farci una capatina, l’idea si presenta molto appetitosa, anche perché c’è l’opportunità di sfruttare la risalita furgonata. Pertanto per questa notevole uscita, è indispensabile avere una Mountain Bike in perfetta efficienza, perché lo sappiamo tutti che l’uscita in mountain biking è qualcosa di sacro per ogni biker, la regola è semplice: tutto deve funzionare al meglio ed essere in perfetto ordine, per non rovinare l’uscita, in special modo se si va in una location nuova.

Raggiunta la piazzetta del paese, gli amici di Soriano, puntuali ci attendono e caricate le bike su un mitico Fiat 242, in un batter d’occhio si fa quota. L’ingresso in faggeta nel tratto di perimetro tutelato, di particolare valore naturalistico, si fa a spinta (intese prese tra i local e il Corpo Forestale). Superate le staccionate e raggiunta la sommità, vi è l’imbarazzo della scelta, ci sono diverse possibilità di discesa, si può optare tra vari trail, che scendono tortuosi sui fianchi della montagna, con diverse difficoltà, dalle più semplici ai passaggi più complicati, ma comunque con possibilità di aggirare i tratti più difficili. I trail in prevalenza sono flow, ma non mancano passaggi tecnici ed impegnativi su roccia, curve in appoggio, rampette e ripidoni.

Massimiliano Cenci local fa da guida e mentre si scende, fornisce utili indicazioni dando drittate per superare passaggi e tratti “ignoranti”. Il riscaldamento, inizia correndo giù per il primo trail denominato “al Bivio”, a seguire “il Cionna” e poi ancora con “la Scatenata”. Si effettuano anche dei bis. A conclusione della brillante mattinata in Faggeta, si rientra in paese percorrendo il trail della PS3: “Gran Picchio” e della PS4: “3 Archi“.
Giornata intensa e spensierata, anche la sola discesa riesce a stancare!

Si ringraziano gli Amici della Faggeta Gravity Park, una realtà consolidata, che hanno saputo realizzare e curare i tracciati, grazie anche all’intesa e la collaborazione, raggiunta con le autorità locali, ma in particolar modo Massimiliano, persona estremamente disponibile, che ci ha accompagnato e che ci ha “sopportato”.
In poche parole: “Location straordinaria, ne vale la pena girarci”.