via dell’Obaco, Campo Catino, discesa per la Gabriella

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Magnifico percorso all mountain, che si sviluppa ad anello intorno al massiccio settentrionale dei Monti Ernici, in un ambiente meravigliosamente selvaggio, salendo parallelamente la valle di san Onofrio fin sotto il monte Crepacuore, monte Pozzotello e monte Vermicano.

L’itinerario inizia dal Santuario Madonna delle Grazie, situato a circa 1.500 m dal centro abitato di Guarcino, in corrispondenza dello slargo di una cava, all’uscita del trail la Gabriella si può parcheggiare.

Percorrendo la strada regionale 411 in direzione di Arcinazzo Romano, dopo circa 3,200 km ci si immette su via dell’Obaco, strada bianca scassata, con pendenza rilevante nella prima parte. Superato il primo tratto, la pendenza diminuisce e dopo circa 10 km, a 1400 m di quota, si devia a dx percorrendo un bel sentiero sotto la faggeta, che termina con qualche breve strappo ed esce dal bosco. Aggirato un piccolo colle, inizia il tratto a spinta, seguendo a vista lievi tracce nel prato, si sale verso la selletta sotto il Crepacuore.

Viene voglia di proseguire per il fondovalle che conduce direttamente a fonte Pozzotello, ma lo sforzo viene ripagato alla grande. Giunti alla sella, si apre uno scenario mozzafiato, con vista che spazia dalla sottostante val Roveto (territorio dove si trova la Riserva Naturale di Zompo lo Schioppo) alle vette del Parco Nazionale d’Abruzzo, al m.te Pozzotello. Continuando verso dx su sentiero di cresta, con scorci spettacolari, si raggiunge fonte Pozzotello.

Dalla sorgente si torna a salire su una strada di ghiaia (tratti a spinta) fino ad una sella, dove si prosegue a dx verso la piana di Campo Catino, che ospita l’omonima stazione sciistica. Breve pausa, per affrontare il collaudato trail stile freeride “la Gabriella”. Il trail La Gabriella che da Campocatino scende giù a Guarcino, rispetto alla strada di collegamento, è situato a lato dx ed è in sottobosco. Nella prima parte il percorso è abbastanza scorrevole, nella parte centrale si trova l’aggiunta di qualche salto. Poi dopo un tratto pedalato vi è un susseguirsi di salti.

Si conclude con l’ultima sessione nella pineta, questa abbastanza tecnica, dove si sono alcune rampe e salti artificiali “da Pro”, per cui e meglio evitare se non lo si è! Percorso promosso a pieni voti: terreno perfetto, salita impegnativa, discesa fantastica, compagnia positiva.

Tornando via e fermandosi a Guarcino si è alquanto “sdellommati” (espressione dialettale Guarcinese usata per indicare una persona stanca), ma un buon caffè, accompagnato da un amaretto, tipico dolce di Guarcino fa tornare pimpanti.

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