Cerveteri, località ricca per l’illustre passato, quale centro della Civiltà Etrusca, ha un territorio che si estende dalla costa fino alle cupole laviche dei Colli Ceriti, immerso nel suggestivo scenario della macchia mediterranea, ricco di corsi d’acqua, che danno vita a numerose cascate. Luogo ideale per un tranquillo giro in mtb, che al contrario si è rivelato molto nervoso.
Il percorso ad anello, inizia dal parcheggio della necropoli etrusca di Cerveteri (seguire le indicazioni facilita l’arrivo sul punto di partenza). Dopo aver attraversato campi ed oliveti si inizia a salire, imbattendosi da subito in due tratti, che dire duri è poco, il primo con ciottoli smossi, il secondo per la notevole pendenza impone di spingere la biga.
Raggiunto un pianoro (300 slm), si scende su un tortuoso sentiero con fondo ciottolo fisso, che richiede galleggiamento ed equilibrio, si prende consapevolezza che il trail sarà molto avverso. Segue un breve tratto flow nel bosco, poi sull’ultima parte si devia a sx, percorrendo uno strepitoso e stretto single track con il fondo ricco di radici affioranti, che termina ai bordi del bosco, in corrispondenza di un prato ed un cancello (attualmente gli ultimi 300 metri nella forra meglio evitarli, il tratto è invaso da detriti, tronchi e fronde, accumulati dalle acque meteoriche).
Continuando si risale una mulattiera con fondo smosso, fiancheggiando il single track appena descritto e superato anche l’ingresso di questo, tra una fitta vegetazione di ginestre si arriva sulla sommità. Dalla sella si prosegue su una micidiale discesa, un susseguirsi di rocette, gradoni, tornanti su roccia, rock garden e quando ti aspetti che ormai il trail volge al termine, perché si è scesi abbondantemente di quota, nient’affatto il trail continua: uno sballo, saltini, curve con sponde, dove è lampante che di lì è passata la mano esperta e laboriosa del trail bulding.
Terminata la discesa c’è necessita di recuperare, tuttavia è solo illusione, ci si trova di fronte ad un’infernale rampa taglia gambe, che penando riporta su un ampio prato. Dopo averlo superato si ripercorre la mulattiera già fatta, alla volta del Fosso della Mola. Valicato un breve strappo, si scende un tratto ostico, costituito da roccia vulcanica tufacea continua, abbastanza scassato e con gradoni.
Per fortuna si arriva alla deviazione che a sx porta alla cascata del fosso della Mola o Cascata di Castel Giuliano. Tornando indietro, altro tratto irto, seguito da uno scosceso ripidone, con un passaggio su roccia, in cui bisogna lottare per evitare il cappottamento.
Si giunge inaspettatamente in corrispondenza di un bel fontanile, un luogo rassicurante, sembra che l’impeto del torrente che raggiunge la pianura sia terminato, malgrado ciò, ecco ancora un godereccio single track da sfruttare. Tutto ha un prezzo, ci si ritrova a ripetere l’infernale rampa taglia gambe (quella della mattina) fino al pratone, dove finalmente si devia a sx per il rientro, passando per il centro storico di Cerveteri per un meritato caffè, rigorosamente ristretto.
Che dire dell’enduro trail di Cerveteri: un trail tosto, concentrato, da sballo, superbo, rock garden, flow, tantissima adrenalina e divertimento, l’enduro trail di Cerveteri “non si può spiegare”, si fà…..
Note
da evitare dopo periodi piovosi per il fango appiccicoso, è consigliabile a biker con un minimo di allenamento e con una buona tecnica di guida, data la natura impervia del fondo, altrimenti oltre che spingere in salita si faranno tratti a spinta anche in discesa, ma ne vale la pena per le bellezze naturali.
Al km 8,500 circa, fare attenzione alla cruciale intersezione a Y, in questo punto sulla sinistra si dirama il proseguo del trail, che corre parallelo e poco distante dalla traccia che si dovrà percorrere invece per la risalita (l’errore è quello di andare dritti, percorrendo in discesa la traccia della risalita).
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