Il mountain biking per noi appassionati delle ruote grasse è uno dei grandi piaceri della vita e seguendo la filosofia che il miglior trail, sarà il prossimo, si spiega perché, giunti al termine di una giornata di riding, già si pensa a pianificare la successiva. Ebbene, avuto qualche ragguaglio, rimuginando e selezionando qualche interessante percorso, la mente vagando con la fantasia si sposta al Vallone delle Cese, Colle delle Macchie e monte Stabiata. Alture situate sopra la conca Aquilana, con modeste altezze e sicuramente poco conosciute, di controparte lo storico bike park, Vallone delle Cese, non ha bisogno di essere commentato, vanta magnifici trail ed offre vari percorsi, dando l’opportunità di mettersi alla prova in discese con diverse difficoltà.
Fortemente incuriositi di scoprire il territorio si raggiunge Arischia, frazione dell’Aquila. Sul dispositivo gps, tra le incertezze, sono state caricate un paio di tracce, una per il monte Stabiata, l’altra per Colle delle Macchie, ma non riuscendo a trattenere il desiderio di percorrere subito la discesa del famigerato Opachee trail. Dalla frazione Arischia si sale su una piccola strada asfaltata, dove si è subito inebriati dall’odore di resina delle abetaie, poi con un tratto di
strada bianca si tocca la statale, guadagnando il Passo delle Capannelle, risalendo ancora la Provinciale del Vasto 86, si entra su strada bianca e superata una cava di pietrisco si raggiunge colle Maino. Dopo i rituali preparativi, si
intraprende la discesa, l’inizio è subito turbinoso su fondo breccioso, con un ripidone abbastanza scassato che scende
nella sottostante valle del Lago. Godendoci i pochi metri di flow, si continua tortuosamente, con qualche gradone e
pendenza accentuata, si oltrepassa l’obliquo sottopasso
e ancora diversi gradoni, accompagnati dall’incessante pendenza, il fondo si fa terroso,
segue sempre tortuoso, con belle compressioni, ripidoni, poi una sequenza di drop,
curve spondate, gradoni e ripidoni.
A questo punto col fiato corto, su tratto renoso si è di nuovo ad Arischia. Per la seconda ascesa, tagliando la testa al toro, si decide di spingersi verso Colle delle Macchie, la salita è impegnativa,
al fosso di Monte Omo, attraversata la statale si continua a salire, il fondo sconnesso della mulattiera e la pendenza appesantiscono l’andatura, un cartello avvisa che siamo a buon punto,
manca poco per Fonte Ovindoli. Si affrontano dei traversi su sentiero,
si superato un intaglio roccioso
e si arriva alla caratteristica sorgente della Fónde de Innole
(lo stesso nome è stato usato nel designare la cima, che si trova sopra della sorgente, la quale è detta Còlle Innole per i locali e C.le Ovindoli sulle carte IGM, ma è tutta l’area che viene semplicemente detta ìnnole). Non ci si aspettava
una parte di salita culminante con un paesaggio esposto e con tanta roccia. Proseguendo a mezza costa si aggira il
colle su stretto sentierino e raggiunti dei ruderi, a vista su tratto prativo si arriva sotto Colle delle Macchie. Non essendoci una traccia evidente, anche la prima parte di discesa si sviluppa su area prativa,
godendoci una bella vista sulla piana dell’Aquila, raggiunta una pineta si intercetta una lieve traccia di sentiero.
Un flow guidato, con radici qualche roccetta, dossi e cunette, contropendenze, bei ripidoni e qualche ostico passaggio,
tratto esposto, un rilancio, si giunge in prossimità del ponte delle Pescine dove si esce sulla statale. Si risale per qualche centinaio di metri, per immettersi sul tratto finale del Canalone, si è in dirittura di arrivo…. Effettuato l’accesso si è scaraventati su un breve trail, un tremendo percorso del diavolo, con pendenza accentuata,
rilevanti drop e pietre di grosse dimensioni che danno origine a spettacolari salti naturali, dove per i comuni mortali, che vogliono raggiungere il flow conclusivo, più che concesso è doveroso mettere il piede a terra!
Sintetizzando: Un concentrato di difficoltà riscontrabili nel mountain biking, un tour che percorre bellissime discese: l’Opachee trail, ultimamente risistemato da ATTITUDE-Team, la divertente discesa dal Colle delle Macchie, o sentiero delle Pozze, per continuare sul Canalone, tratto naturale e molto tecnico del Vallone delle Cese.